La maternità di Geppetto
ERA è transfemminismo e contrasto al patriarcato, la noncultura che ci ha portatə su questo baratro.
ERA è caverna in cui è stato incisa la nostra capacità di creare e immaginare.
ERA è antispecismo e il concetto di estinzione con cui dobbiamo rapportarci.
ERA è il contrasto al capitalismo che sfrutta gli esseri viventi per creare
vite in scatola, vendute come normalità.
ERA è transumanza, migrazione per vivere a ritmo con la Terra.
ERA è l’epoca che dobbiamo affrontare, è la crisi e la possibilità di ribaltare le prospettive.
L'11 settembre 2021, ho iniziato un nuovo cammino insieme a una scultura di nome ERA.
ERA, rappresenta una femmina di Uro, l’antenata selvatica dei bovini moderni che popolava le foreste di Europa, Caucaso e Siberia. L'ultimo Uro, una femmina, morì nel 1627 in Polonia.
Dentro ERA c’è tutta la simbologia totemica dei bovini che nei secoli e nelle differenti culture gli abbiamo assegnato: rappresenta la fecondità, la forza, la rinascita, la rigenerazione e la trasformazione, il femminile e il maschile, il sole e la luna insieme.
La rappresentazione dell’Uro è presente nelle prime gallerie della creatività umana:
le grotte di Lascaux, Altamira e la grotta del Romito in Calabria.
Negli anni '30, i nazisti tentarono di ricreare l’Uro in laboratorio per realizzare una fantomatica razza “ariana” di bovino. Ancora oggi i tentativi di riprodurre l’Uro proseguono, nella speranza di ricostruire alcuni ecosistemi distrutti.
Gli strati di carta di cui è composta ERA sono pagine di libri, opere d’arte, pubblicità e articoli comuni, spartiti, etc etc. La nostra cultura, che diventa scarto del consumo quotidiano. Ha un’anima di cartone e spago, quelli del mio ultimo trasloco.
ERA è disponibile per nuove transumanze purché si sostenga il lavoro di chi l'ha creata.
ERA non è un oggetto, ma una ricerca di una persona che ha bisogni, necessità, emozioni, difetti e debolezze.
Ogni negazione di questa realtà è parte del problema.